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L'Edificio della Memoria

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L’Edificio della Memoria è un articolato progetto nato nel 2011, ideato e progettato da Giancarlo Visitilli, giornalista, scrittore e docente, Marco Guida, magistrato Tribunale di Bari e Lilli Arbore, magistrato Tribunale di Bari, in collaborazione con Regione Puglia, ANM Bari, l’Ordine degli Avvocati di Bari, la Cooperativa i Bambini di Truffaut e la partecipazione di numerose altre associazioni no profit.

L’iniziativa è stata realizzata anche negli anni successivi, collocandosi nell’ambito delle varie iniziative sulla legalità.

Il progetto si rivolge alle scuole superiori, ma ha visto anche il coinvolgimento di diverse scuole medie della città di Bari.

Dalla scorsa edizione, il progetto è diventato “progetto pilota sulla Legalità della Regione Puglia” per volere del presidente Michele Emiliano. 

Negli anni, migliaia di studenti delle scuole pugliesi, oltre ad avere approfondito temi e storie, hanno avuto l’opportunità di entrare nel Palazzo di Giustizia e qui incontrare vari testimoni. 

In questi anni, infatti, sono stati ospiti dell’Edificio della Memoria Giovanni IMPASTATO, Umberto AMBROSOLI, Lella FAZIO e Francesca MARCHITELLI intervistati da Giancarlo VISITILLI, Vittorio STAGNANI, Annamaria FERRETTI.

Negli anni successivi si è avuta la presenza di Agnese MORO, Giovanni BACHELET, AlessandraGALLI, Armando SPATARO, Tilde MONTINARO, Pino MARTINEZ, Paolo SIANI, Raffaele CANTONE, Rosanna SCOPELLITI, lo scorso novembre Piercamillo DAVIGO, Laura BOLDRINI ed altri ancora.

Ha visto il coinvolgimento di 25 scuole di quasi tutte le province con la partecipazione di diverse migliaia di studenti.

I ragazzi, nell’ambito dei vari settori, hanno studiato ed analizzato con i vari tutor tematiche relative a donne/legalità/mafia; DONNE/MIGRANTI/LAVORO; MINORI/ SOCIETA’/DIRITTI; BEATITUDINI/PACE/LEGALITA’; RACKET/LEGALITA’/IMPEGNO SOCIALE.

Hanno avuto modo di incontrare e dialogare con moltissimi testimoni del nostro tempo: magistrati, giornalisti, imprenditori, avvocati, parenti di vittime innocenti di mafia, appartenenti alle forze dell’Ordine, politici, parroci impegnati in territori difficili e tanti altri testimoni di storie.  

Ogni scuola partecipante, grazie all’aiuto dei tutor (giornalisti, operatori della Cooperativa i Bambini di Truffaut, magistrati, avvocati, fumettisti etc) ha realizzato un prodotto: pieces teatrali, giornali, documentari, cortometraggi, cartoni animati, ecc.  

Moltissime le ulteriori iniziative realizzate a cui hanno partecipato i ragazzi: il cineforum presso l’Aula Magna della Corte di Appello di Bari con l’incontro con i registi; l’incontro con Tilde Montinaro, sorella di Antonio Montinaro, capo scorta del giudice Falcone, in occasione della permanenza in Bari dei resti dell’auto della scorta; la festa della legalità in quel di Catino organizzata dalla Fondazione Giovanni Falcone e Francesca Morvillo con il MIUR il 23 maggio 2016.

Dallo scorso anno, grazie al contributo e ai servizi offerti dall' Apulia Film Commission, per strutturare meglio il Progetto, si è data vita alla Prima edizione di “L’Edificio della Memoria – la Rassegna”, che ha fatto registrare un gran successo di pubblico e di attenzione, compresa quella mediatica, da parte del mondo della scuola e non solo.  

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Scopo del progetto:

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Noi non vogliamo dimenticare. Né vivere di ricordi.

Vogliamo trarre dal passato il giusto senso dell’esperienza per poter affrontare, insieme ai nostri ragazzi, il presente ed il futuro.

Vogliamo mettere a confronto sia generazioni sia mondi apparentemente molto diversi come la scuola ed il palazzo di giustizia.

Perché alla base di tutto c’è la Costituzione, c’è lo Stato, ci sono le regole poste a fondamento di ogni Stato democratico.

E ci sono gli Uomini che hanno fatto parte della storia recente del nostro paese, persone “normali” che sol perché hanno fatto il proprio dovere, sol perché hanno creduto nello Stato, hanno perso la vita in nome di quello Stato.

In questi anni abbiamo parlato con i testimoni di quelle storie, testimoni diretti per avere avuto uno stretto rapporto con quelle persone, per avere vissuto in prima persona il prima ed il doloroso dopo.

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edizione 2017-2020

edizione 2016-2017

    • VITE SPEZZATE

      Vite spezzate perché sono quelle che, più delle altre, continuano a vivere o a morire, a seconda che, se fra chi va via e chi rimane, si stabilisca l’impegno della Memoria. Una necessità, per vivere, quella di ricordare.  Vite spezzate, un nome e un aggettivo, che insieme formano un ossimoro. E su quest’ossimoro vorremmo attardarci, in occasione della sesta edizione dell’Edificio della Memoria, per l' a.s. 2016/2017. Allora, le vite spezzate diventano quelle dei bambini e degli adolescenti, dei minori, in generale, quando manca chi si prenda cura della loro prevenzione, e prima che le loro stesse esistenze sfocino in microcriminalità, bullismo, disaffezione allo Stato, a partire dai primi anni della frequenza scolastica. Ma le vite spezzate diventano anche quelle degli uomini e delle donne, caricati di un peso che spesso li sottomette all’obbedienza di regole e comportamenti che spezzano quel legame naturale con le Leggi dello Stato. Di tali vite e nei contesti abitati, perlopiù quotidiani (la famiglia, la scuola, la strada, le associazioni, ecc.), si vorrà occupare la prossima edizione dell’Edificio, un Progetto, divenuto ‘pilota’ per la Regione Puglia perché vuole abbracciare quante più realtà sociali, culturali e ‘politiche’, intese come i contesti in cui la “cultura delle buone pratiche” possa diventare una prassi costante per la formazione di nuovi cittadini, a partire, però, dal qui ed ora.  

      AREE TEMATICHE

    • Vite spezzate per la Giustizia. Quest’anno ricorrono i 25 anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio ove persero la vita i giudici Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e Paolo Borsellino, oltre ai ragazzi delle Scorte. Sulla importanza di questi avvenimenti, su cosa rappresentano per la recente storia nazionale questi due episodi non c’è bisogno di alcun commento. Desta particolare attenzione la possibilità di analizzare il rapporto umano e professionale tra i due Giudici, le loro differenze caratteriali e di scelte di vita personali che però non intaccarono minimamente le loro strade professionali. Così come di grande interesse è la vita di Francesca Morvillo, le sue scelte umane. 

      -Le Vite spezzate dei minori. Le storie dei nostri ragazzi oramai si confondono con le storie delle migliaia di ragazzi stranieri che approdano sulle nostre coste. Come si affronta il problema del disagio minorile? E dei minori stranieri non accompagnati? Un viaggio nella giustizia che si occupa dei minori, non già una giustizia minore 

      Vite spezzate dal lavoro: Ogni giorno nelle nostre strade, nelle nostre piazze vediamo centinaia, migliaia di lavoratrici straniere, provenienti da ogni parte del mondo, ma in particolare dai paesi dell’est Europa. Vengono in gran parte per badare ai nostri anziani, ognuna ha una sua storia che ci scorre accanto. Accanto al fenomeno delle “badanti” altre vite spezzate da un “lavoro purchessia” come quello nei call centro.  Queste dimensioni di un lavoro mortificante e che "spezza" saranno quindi oggetto di analisi e di approfondimento.                                    

    • Vite spezzate e Impresa  Il fenomeno del racket, dell’usura affligge, purtroppo, le realtà meridionali da troppo tempo e condiziona non solo la singola vittima, ma anche tutto il mercato. Appare importante, perciò, studiare l’attuale portata del fenomeno, sentire dalla viva voce delle vittime le pesanti ripercussioni non solo economiche ma anche personali, familiari, sociali che tali attività delittuose comportano. Vi sono, poi, anche nella nostra regione, piccola grandi storie di chi si è ribellato, di chi ha denunciato, di chi ha vinto battaglie, di chi ha perso la vita. Si deve però  sapere  e far sapere che vi è una concreta possibilità di reazione affidata alla intera collettività.                                                       5-Vite spezzate dal carcere L’art.27 della Costituzione prevede che “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso dell’umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. L’Italia è stata condannata diverse volte in sede europea per i trattamenti contrari al senso dell’umanità.  Cosa accade, quindi, nelle carceri italiane? Ed in particolare in quelle minorili?​​​

edizione 2015-2016

L'edificio della Memoria - la rassegna

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È oramai una consolidata tradizione e prassi de "L’Edificio della Memoria" proiettare, all’interno del Tribunale di Bari, nell’aula dove si celebrano i processi, un ciclo di film inerenti le aree tematiche oggetto del progetto. La visione dei film è accompagnata dalla presentazione da parte di un critico cinematografico ed è normalmente seguita dall’incontro con il regista o con uno degli autori. La RASSEGNA sarà di almeno CINQUE film che saranno proiettati presso il Tribunale di Bari, il pomeriggio con un gruppo di studenti e, per la prima volta il tentativo sarà quello di offrire maggiori possibilità di fruizione del film e dell’incontro con gli autori, presso il  Cineporto di Bari.

Proposta Rassegna Cineporto di Bari

Vista la gran mole di richieste, da parte degli studenti della Regione, relativamente alla partecipazione alla Rassegna che già si svolge nell’aula di Tribunale, l’idea di coinvolgere un luogo, ancora troppo poco conosciuto da parte degli studenti, come contenitore di proposte formative e culturali, non solo darebbe un maggiore peso all’intera iniziativa, ma essendoci il coinvolgimento, nell’ambito della rassegna, di uomini e donne lavoratrici del mondo del cinema, fra registi, attori, attrici, sceneggiatori, ecc., quale occasione migliore per coinvolgere la preziosa sala del Cineporto.

Gli eventi avranno luogo, dalle ore 10:00 c/o il Cineporto con cadenza quindicinale e nel pomeriggio alle ore 15:00 c/o l’Aula Magna del Tribunale di Bari, secondo il seguente programma:

Martedì 23 gennaio: Sicilian ghost story

Martedì 30 gennaio: American honey

Martedì 27 febbraio: Moda mia

Venerdì 2 Marzo: Sole cuore amore

Martedì 13 marzo: Suffragette 

Lunedì 26 marzo: Crazy for football

 

OBIETTIVI, AZIONI, ATTIVITA’ DEL PROGETTO              

           La Rassegna, in continuità con tutte le altre attività che gli studenti e i loro docenti, delle scuole superiori della Regione Puglia, alla presenza di Giornalisti, Magistrati, Avvocati, Operatori Sociali, svolgono nelle scuole, verterà sui temi che hanno a che fare con il tema annuale dell’Edificio: “Educare a Costruire la Speranza”. Per cui l’idea è quella di scegliere fra i titoli della cinematografia più recente, e per lo più poco programmati nei normali circuiti, per fare in modo che la giornata presso la sala cinema del Cineporto non sia solo occasione di visione e incontro con gli autori, ma che divenga esperienza intorno ad una ‘disciplina’ tanto agognata nel nostro Paese, la “grammatica del Cinema” (fra l’altro rientrante nell’ambito della Legge 107 della “Buona Scuola” mediante “l’ora di cinema”)

Edizione 2019

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Il progetto è scaricabile cliccando sul seguente link

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